Divorzio breve: I tempi

 

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Una delle novità più importanti nella nuova legge che regolamenta il divorzio breve in Italia è proprio in questo aggettivo. Breve, che potrebbe anche essere tradotto come più facile, perché si accorciano decisamente i tempi evitando così la migrazioni di molte coppie di italiani all’estero, soprattutto nei Paese dell’Est come la Romania, la Serbia, la Croazia o la Lituania che hanno leggi decisamente diverse e che negli ultimi anni hanno fatto da punto d’appoggio per chi voleva divorziare in via definitiva.

 

 

I nuovi tempi del divorzio breve

Con la nuova legge sul divorzio breve i termini per la presentazione della domanda di cessazione del rapporto tra i due coniugi decorreranno dalla notifica del ricorso di separazione e non com’era prima quando  il tempo decorreva dalla comparizione dei coniugi di fronte al presidente del Tribunale. Il divorzio breve diventa valido anche per i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore delle nuove norme. La modifica vale sulla durata di tale termine, con una solo differenza:  nel caso di una separazione consensuale la decorrenza partirà dalla data in cui viene depositato il ricorso congiunto mentre in caso di separazione giudiziale partirà dalla data della notifica all’altro coniuge del ricorso.

 

 

I tempi delle due separazioni

Cambiano, riducendosi di molto rispetto al recente passato, anche i tempi relativi alle separazioni. Infatti in caso di separazioni giudiziali il periodo della durata minima di separazione tra i due coniugi scende dai 36 mesi attuali a soli dodici, dopo i quali si potrà legittimare la richiesta di divorzio. Invece nelle separazioni consensuali ci sarà un’ulteriore riduzione, ossia soli sei mesi per il periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permetterà la presentazione della domanda di divorzio. Questo termine più snello si può applicare anche alle separazioni che inizialmente nascono come contenziose e nel tempo si trasformano in consensuali.